Una vacanza “quasi” Interrail

Facebooktwitterpinterest

Prima d’imbarcarci….

É iniziata allora la lunga fase di preparativi volta a stilare un progetto a grandi linee su cosa vedere nelle città selezionate con un budget di spesa approssimativo, considerando gli imprevisti non misurabili di una simile vacanza (diversi infatti i cambi di programma in corso).

Non abbiamo pensato ad un’assicurazione sanitaria (trattandosi di Europa occidentale, ci sentivamo tranquilli), né prenotato da casa alcun alloggio.

interrail tripQuindi, una volta giunti alla meta prescelta, il piano di battaglia prevedeva sempre il medesimo copione: prenotazione del treno successivo (in maniera da capire per quanti giorni effettivi ci saremmo fermati in una località), susseguente ricerca di un centro informazioni, reperimento di una cartina della città.

Con particolare riguardo ai punti d’accoglienza turistica, devo dire che tutti sono stati molto cordiali, un po’ meno a Parigi e Marsiglia (dove praticamente ci è toccato arrangiarci), mentre a Lisbona per esempio abbiamo prenotato l’albergo già in stazione.

interrail travelNon abbiamo mai trovato grosse difficoltà sia nella prenotazione dei treni (memorabile la gentilezza di un impiegato a Barcellona nel costruirci un itinerario ferroviario alternativo per Marsiglia data l’assenza di posti sull’alta velocità) che nella ricerca del pernottamento.

Parigi, et voilà

Tour EiffelPenso che parecchi di voi conoscano la bellezza di questa metropoli.

Dovendoci stare poco meno di 3 giorni, ovviamente abbiamo dovuto compiere delle scelte da subito, come scartare il Louvre (la cui visita porterebbe via almeno una giornata).

L’hotel presso cui alloggiavamo era distante dal centro storico, dunque di sera preferivamo non allontanarci troppo, sebbene qui d’estate il sole tramonti molto più tardi rispetto all’Italia.

Questo il programma prefissato per i 3 giorni:

Domenica 8 agosto

  • arrivo a Parigi
  • prenotazione treno per Lisbona
  • ricerca albergo
  • Jardin du Luxembourg
  • Panthéon
  • crociera sul Bateau Mouche
  • Père Lachaise
  • Bastille

Lunedì 9 agosto

  • Arc de Triomphe
  • Champs Elysées (place de la Concorde)
  • Tour Eiffel
  • Montmartre
  • Basilique du Sacré-Cœur

Martedì 10 agosto

  • Ile de la Cité (Conciergerie, Marché aux Fleurs et Oiseaux, Crypte Archéologique)
  • Nôtre Dame
  • Sainte-Chapelle
  •  Montparnasse
  •  treno TGV 8543 Paris Montparnasse 15:45 — Irún 21:37
  •  treno D 313 Irún 22:20 — Lisboa Santa Apólonia 10:31

Notre DameNon siamo riusciti a fare tutto. Per non dilungarmi troppo, mi limito a qualche considerazione personale:

1) la Bastille non è nulla di interessante, dunque non ci tornerei;

2) nel cimitero di Père Lachaise bisogna selezionare solo poche tombe perché è immenso e si perde tempo a trovare le lapidi note (anche la segnaletica non è il massimo!);

3) fila mattutina di quasi un’ora per la Tour Eiffel, al termine della quale la biglietteria ci ha però riferito che l’accesso al terzo piano era stato appena interdetto per la troppa gente presente in quel momento in cima, quindi suggeriva di ritornare nel primo pomeriggio!

Una vera beffa che sa di disorganizzazione, così abbiamo rinunciato (con sommo dispiacere di Giovanni) a salire, visto che lo spettacolo migliore si sarebbe ammirato soltanto da lassù;

4) poca attesa per visitare l’Arc de Triomphe;

5) lunghissima coda per salire sulla terrazza di Nôtre Dame (entrata a pagamento, mentre la basilica è gratis), ma non ne vale eccessivamente la pena, a parte il discreto panorama e la campana più vecchia, tanto che il tempo perso non ci ha permesso di vedere Sainte-Chapelle, oltre a Montparnasse…

Lisboa está aqui

Mosteiro dos JeronimosUn’autentica sorpresa. È una città che colpisce per essere a misura d’uomo e graziosa. Come prevedevamo, pure meno cara in confronto alle altre, ma comunque viva. In questo caso, tre giorni sono bastati per saggiarne le attrazioni principali, scandite da questa sussessione:

Mercoledì 11 agosto

  • arrivo a Lisbona
  • prenotazione treno per Madrid
  • ricerca albergo
  • Alfama (Castello di São Jorge)
  • Bairro Alto

Giovedì 12 agosto

  • Cidade Baixa (Praça do Comércio, Piazza Di Rossio, Avenida da Liberdade)
  • Mosteiro dos Jerónimos
  • Torre de Belém

Venerdì 13 agosto

  • Padrão dos Descobrimentos
  • gita sul fiume Tago (Ponte 25 de Abril)
  • treno HOT 335 Lisboa Santa Apólonia 22:30 — Madrid Chamartin 9:03

Programma pressoché rispettato, tranne il giro sul fiume (ritenuto costoso e troppo dispendioso a livello di tempo).

Assai carino il castello del quartiere Alfama, soprattutto le strade ed i vicoli che conducono ad esso.

spiaggia dell'EstorilUna caratteristica infatti peculiare di Lisbona sono i tanti saliscendi, adatti a buoni camminatori; esiste una metropolitana, però non porta dappertutto e nemmeno dà l’impressione di essere funzionale agli spostamenti.

Il Bairro Alto risulta parecchio frequentato di sera per merito degli innumerevoli locali presenti: se per caso passate di lì di giorno, non lasciatevi ingannare dall’atmosfera apparentemente tranquilla.

Davvero meraviglioso il Mosteiro dos Jerónimos, anche se non comprendo perché si debba pagare il biglietto per il chiostro quando il resto dell’edificio non è visitabile…

Il terzo giorno siamo riusciti a visitare anche Lisboa Oriente, ovvero la parte nuova della città, con il suo interessante acquario. Un po’ difficoltoso raggiungerla: con il treno (soluzione più comoda) oppure mezzora di autobus, opzione da noi scelta ed apprezzata per la varietà di contesti urbani toccati.

E se volete l’oceano, basta prendere un treno locale ed arrivare all’Estoril, la più famosa località balneare nelle vicinanze: noi ci abbiamo fatto una capatina.

Madrid estamos aquí

PradoAvete presente la movida di cui si fregia spesso la Spagna? Bene, andando a Madrid a ferragosto dimenticatevela! È una città uguale alle italiane in quel periodo, ossia vuota.

Perciò, da un lato si visita meglio (intendiamoci, nessun problema a trovare ristoranti o negozi aperti), ma con molta meno confusione di quanto previsto.

Avevamo strutturato la tappa madrilena così:

Sabato 14 agosto

  • arrivo a Madrid
  • prenotazione treno per Barcellona
  • ricerca albergo
  • Santiago Bernabeu
  • Plaza de Cibeles
  • Museo Nacional Reina Sofía
  • Plaza de España

Domenica 15 agosto

  • Puerta de Alcalá
  • Parque del Buen RetiroMuseo Nacional del Prado (giardini)
  • Plaza Mayor

Lunedì 16 agosto

  • Museo Thyssen-Bornemisza
  • Palacio Real
  • Plaza de la Armeria
  • Catedral de la Almudena
  • Monastero de las Descalzas Reales

Martedì 17 agosto

  • treno AVE 3083 Madrid Atocha 8:30 — Barcelona Sants 11:22 (biglietto 2^ classe € 115,80)

A meno che non siete sfegatati di calcio, evitate di andare al Santiago Bernabeu, che è in pieno centro dunque non si vede bene da fuori.

Palacio RealPer il resto, la città è nota specialmente per i tre musei, tutti con un enorme vantaggio: un giorno alla settimana in cui l’ingresso è gratuito.

Essendo però enormi, si rende necessario dedicare ad essi svariate ore, cosa che non abbiamo potuto fare nel caso del Prado, aperto gratis soltanto dalle 17 alle 19 della domenica.

Altra attrazione da non perdere il Palacio Real, visitabile pagando un biglietto.

Barcellona: Magnifìca!

Estatua de ColonIn questa città, al contrario della capitale, parecchio turismo ed italiani 🙄 Il nostro piano prevedeva:

Martedì 17 agosto

  • arrivo a Barcellona
  • prenotazione treno per Marsiglia
  • ricerca albergo
  • Ramblas (Plaça de Catalunya, Teatro Liceu, Plaça Real)
  • Barrio Gotico (Plaça del Rei)
  • Cattedrale
  • Montjuic (Font Màgica, Castell, punto panoramico di Mirador)

Mercoledì 18 agosto

  •  Camp Nou
  • Palau BlaugranaCasa Batlló
  • Sagrada Familia
  • Parc Guëll
  • Tibidabo

Secondo me, pure il famigerato stadio blaugrana Camp Nou può essere evitato, dato che non potete nemmeno fare il giro fuori se sprovvisti di biglietto!

Ammetto che anche le Ramblas non mi piacciono (non tanto differenti da Viale Ceccarini a Riccione).

Molti non saranno d’accordo, ma in fondo è una strada principale con negozi ed artisti: da salvare la cattedrale nelle vicinanze (un bel gioiellino gotico comunque sempre in ristrutturazione a distanza di alcuni anni) e l’Estatua de Colon che indica l’India a ridosso del porto.

Casa BatlloCome invece scordare i panorami che si gustano dal Montjuic piuttosto che dal Tibidado?

Di certo, Barcellona è la più cara a livello di monumenti. Lo testimonia la dolorosa decisione ad esempio di “sacrificare” Casa Batllo (del celebre Gaudì) per la Sagrada Familia, architettura unica nel suo genere.

Per non parlare del Parc Guëll, altrettanto ricco di costruzioni creative.

Non ci chiedete della vita notturna: troppo esausti per viverla con un programma così intenso, inoltre l’albergo vicino a Plaça de Catalunya nel quale alloggiavamo non era il massimo della tranquillità.

Ragazzi si torna verso casa..

Gli ultimi momenti della vacanza si sono trasformati in un vero e proprio interrail: quasi un giorno intero per arrivare a Marsiglia, una città che arranca parecchio in termini di sicurezza sociale e pulizia, ma spero che adesso le cose stiano cambiando (ho letto di un recente tentativo di riqualificarla).

Pensate che a noi hanno sconsigliato di girare di sera; rammento con piacere solo Notre Dame de la Garde, una cattedrale che domina la vista dall’alto.

lungomare di CannesPer concludere, una breve passeggiata sul lungomare di Cannes e poi alla sera pernottamento a Nizza, città trovata incantevole per il sapiente impiego dell’illuminazione pubblica (la Liguria su questo ha molto da imparare!).

Ormai cotti, sentivamo già di essere in Italia dall’uso frequente della nostra lingua.

Infine tappa interlocutoria nel Principato di Monaco, prima di approdare in patria, orgogliosissimi dell’impresa compiuta.

Marco V.
Facebooktwitterpinterest
Marco V.

Marco V.

..ammetto che scrivere non è certo il mio forte, anche perché mi piace riempirmi la vita di interessi diversi, infatti amo conoscere qualsiasi cosa, soprattutto ciò che riguarda l’arte e la filosofia. Da un viaggio mi piace molto percepire il contesto e il modo di vivere e pensare delle persone e dei luoghi che incontro..

Un pensiero riguardo “Una vacanza “quasi” Interrail

  • Avatar
    10 Giugno 2014 in 18:34
    Permalink

    wow 🙂 che itinerario pieno e interessante !!

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *