Sudafrica: un sogno fatto realtà! Parte seconda
…finalmente è giunta lʼora di fare la nostra esperienza di safari… e che esperienza!
Dopo unʼora circa di volo da JoʼBurg arriviamo allʼaeroporto di Hoedspruit e veniamo trasferiti allʼinterno del Manyeleti Game Reserve, una riserva privata confinante con il parco Kruger.
Qui alloggiamo in un MERAVIGLIOSO campo tendato attrezzato lʼHoneyguide Khoka Moya …un vero sogno!
Davvero, non ci sono parole per descrivere lʼemozione che si prova nel trovarsi in mezzo al “bush” a due passi dagli animali, in un lodge così semplice ma al contempo così accogliente.
Le tende sono immerse nel verde, costruite parzialmente in muratura (il bagno) e tutte leggermente sopraelevate, per evitare che gli animali striscianti possano entrare.
Eʼ severamente vietato tenere le valigie aperte e soprattutto tenere del cibo a portata di mano…questo perché le scimmie ne sarebbero attratte ed entrerebbero senza esitazione nella tenda con lo scopo di rubare qualsiasi cosa commestibile….sono notoriamente molto testarde e disposte a tutto pur di ottenere quello che vogliono, con il rischio di causare molti danni.
La cena al lodge è a dir poco sublime.
Tutto freschissimo e di ottima qualità anche se siamo a chilometri di distanza dalla civiltà e dal primo supermercato della zona.
Il dopo cena si sviluppa attorno al boma, lʼarea recintata per i pasti allʼaperto intorno al fuoco, sorseggiando un buon bicchiere di vino sudafricano.
Presto arriva lʼora di coricarsi e, lo ammetto, ad affrontare la prima notte in quella tenda, lʼeccitazione confina con la paura: il ranger mi accompagna in tenda portando con se il fucile, e mi raccomanda di non uscire per nessuna ragione…
..poi augura la buona notte, e ….giù la zip!!
Tenda chiusa fino al suono dei tamburi allʼalba che preannuncia lʼinizio di una nuova giornata…
Qualche minuto dopo i tamburi arriva la colazione in tenda e poi via …pronti per il primo safari!
Che il safari abbia inizio
Saliamo sulla nostra jeep guidata dallʼesperto ranger accompagnato dal fedele “tracker” (lʼesperto che riconosce le tracce lasciate dagli animali) e partiamo per la prima avventura alla ricerca dei big five.
Lʼaria del mattino è pungente ma noi siamo tutti belli equipaggiati con il nostro pile con cappuccio per affrontare le sferzate di aria fredda che ci colpiscono mentre girovaghiamo per le strade sterrate della riserva.
Non aspettiamo molto prima di avvistare i primi animali.
Il nostro occhio non riesce a catturarli subito perché sono ben mimetizzati tra la vegetazione ma, con lʼaiuto del nostro simpatico ed esperto ranger, riusciamo a scorgerli e a fotografarli….piano piano impariamo anche a riconoscerli.
A bordo della jeep cʼè un silenzio quasi mistico….ci scambiamo degli sguardi molto soddisfatti e scattiamo foto allʼimpazzata…proprio per cercare di catturare tutti gli attimi possibili.
Una volta terminati tutti i safari (compreso anche un safari a piedi in mezzo alla savana accompagnati dal ranger), ci dichiariamo pienamente soddisfatti della nostra esperienza in riserva : i fantomatici “big five” sono stati tutti avvistati con tanto di scena di caccia tra 3 leonesse alle prese con una giraffa e il leopardo impaurito rintanato sopra un albero…MEMORABILE!
La riserva ci regala immense emozioni ma siamo pronti per affrontarne di nuove, con le avventure “sportive” che ci aspettano nella regione del Mpumalanga ….qui infatti mi trovo ad affrontare due esperienze che non avrei mai pensato di fare nella mia vita..
Adrenalina allo stato puro
La prima è il rafting sul fiume Sabi (popolato anche da coccodrilli) dove mi trovo a manovrare (maldestramente) una canoa insieme ad un compagno di viaggio….
Ben presto scopro che il rafting non è uno sport che fa per me, visto che troppo spesso la canoa si gira su se stessa e ci troviamo ad affrontare le rapide girati al contrario….oppure, invece di spostarci sulla destra, andiamo inesorabilmente a sinistra…..un vero disastro e tanta fatica…ma quante risate!!!!
La seconda esperienza folle che mi riserva questa regione verde e rigogliosa è il “Canopy Tour”….un divertente percorso in mezzo alla natura, costituito da veri e propri voli da un albero allʼaltro scivolando appesi ad un cavo…in tutta sicurezza, ovviamente!
Anche in questo caso, lʼadrenalina è alle stelle…superato il momento di paura ci si lancia nel vuoto con gli occhi chiusi e la sensazione di volare sospesi IN ARIA è sensazionale….un paio di lanci di prova e poi, non vorresti più smettere!!!
Durante la nostra permanenza nella regione del Mpumalanga alloggiamo in un Hotel molto carino della catena Protea, con una bellissima vista sulle colline ed un ottimo rapporto qualità/prezzo (Protea Hazyview).
Dopo tutte queste avventurose emozioni, ora siamo pronti per trasferirci a sud, verso la zona dei vigneti.
….ora siamo pronti per trasferirci a sud, verso la zona dei vigneti, ma questo ve lo racconto nel prossimo post sul “Mio Sudafrica“…
- Vincent Van Gogh: le Origini di un Genio! - 27 Giugno 2013
- Transiberiana in treno: la ferrovia tra Mosca e Pechino - 2 Giugno 2013
- Viaggio in Costa Rica: quando partiamo? - 20 Maggio 2013
Wow Carola.. la tua esperienza è mozzafiato! Ti invidio! 😀
Grazie Manuela, lo è stata davvero…indimenticabile!