Viaggio nella storia dell’Egitto: visita Luxor!



La mia prima volta in Egitto, è stata pochi giorni fà.
Un viaggio tra amici, dove assieme al meraviglioso mare di Marsa Alam volevamo assaporare un po’ della storia dell’Egitto.
E cosa non poteva rispecchiare meglio questa esigenza se non una visita nell’Antica Tebe, l’odierna Luxor.
Il mare cristallino, la frenesia dei pesci colorati che lo animano e il meritato relax sotto l’ombellone sorseggiando un inebriante coktail preparato dal nostro amico Amed, sono solo alcuni elementi che hanno fatto di questo viaggio una vacanza indimenticabile, l’altro è stato visitare Luxor…
Arrivare a Luxor non è “una passeggiata”
Partenza ore 5 o’clock del mattino, il sonno era sovrastato dall’euforia di vedere il vero Egitto, e non ci siamo preoccupati di informarci di quante ore durasse il viaggio..
Infatti nonostante sia stata aperta una nuova strada, Luxor è ancora decisamente lontana da Marsa Alam, il pullman ha impiegato 5 ore e 30 minuti in andata e 5 ore e 30 minuti al ritorno (non c’è che dire una bella sfacchinata), ma per Luxor si può resistere…
Tanta, tantissima strada attraverso il deserto prevalentemente roccioso, e poi alla fine finalmente la vera vita nella Valle del Nilo un miracolo della natura.
Il paesaggio del deserto è misterioso e a volte inquietante talmente è “vuoto”, ma all’improvviso tutta la sabbia e le rocce scompaiono per lasciare posto a terreni coltivati e fertili.
Da qui in poi abbiamo potuto osservare dal nostro “oblò” lo spaccato di vita quotidiana degli egiziani, i lavoratori nei campi, i mezzi di trasporto utilizzati, l’abbigliamento, le rivendite di frutta e verdura e altri alimenti, non c’è che dire la qualità di vita è davvero diversa da quella di cui eravamo preparati.
Luxor, un tuffo di 3000 anni
In tarda mattinata finalmente arriviamo a Luxor, l’attesa è stata appagata, qui la vivacità della vita quotidiana si fonde con la ricchezza dei monumenti.
La prima tappa nella storia dell’Egitto è stata dedicata al complesso templare di Karnak dove ogni faraone ha costruito una parte come voto ai propri dei, con il primo passo ci siamo immersi immediatamente nell’antico Egitto.
Abbiamo attraversato il viale d’accesso che è costellato da sfingi a testa d’ariete e subito dopo ecco decine e decine di colonne mastodontiche ricoperte da geroglifici ancora ben visibili.
Per fortuna il cielo era coperto e non faceva troppo caldo, lo scenario è davvero imponente ci si trova all’interno di una struttura che è stata edificata più di 3000 anni fa ed è ancora lì con tutta la sua bellezza e maestosità .
La seconda visita è stata nel Tempio di Luxor, stessa emozione provata a Karnak anche se il tempio è di dimensioni più ridotte.
Sono di guardia alla porta del tempio due enormi colossi di Ramses seduti e un obelisco in granito rosa.
Nel cuore della città vicino a degrado e miseria sorge questo importante museo all’aperto, e la sensazione di tornare indietro nel tempo sembrava un vero e proprio dejavù, stupiti di come possano ancora esistere tali meraviglie a distanza di secoli.
Storia e tradizioni
Sosta di routine nella fabbrica statale dei papiri e poi pranzo veloce in un ristorante con vista sull’imponente Nilo.
Dopo pranzo, optiamo per una breve gita sul Nilo, dove ci siamo gustati il panorama da un altra angolatura, da un lato le rive verdeggianti, bambini che giocavano nel bagnasciuga ed animali che brucavano l’erba indisturbati; mentre nell’altra riva il profilo della città caotica.
Mi ha sempre incuriosita una crociera sul Nilo, deve essere una esperienza entusiasmante e prima o poi la organizzeremo.
Tappa finale alla Valle dei Re, luogo di sepoltura dei faraoni. La valle è celata da alte rocce e la via di accesso è lunga e tortuosa, il sito è molto suggestivo.
E’ proprio bella anche la valle di per sé, ricorda la forma di una piramide, peccato non sia stato possibile scattare foto, neanche all’esterno delle tombe.
Abbiamo optato per la visita di 4 delle 63 tombe scoperte ad oggi, le quali ci hanno lasciato davvero di stucco per la ricchezza dei colori e la cura con la quale sono rappresentate le varie scene che si susseguono man mano che si scende verso la camera funeraria.
La nostra guida ha scelto per noi la visita delle tombe di Ramses II, IV IX e ultima ma non per importanza quella di TutanKhamon.
Quest’ultima è ben conservata ma spoglia delle sue innumerevoli ricchezze, è una delle più recenti scoperte e al suo interno riposa la mummia del Faraone e il famoso sarcofago tutto d’oro .
Il ritorno in Hotel è stato a dir poco mistico, un pò per la stanchezza, un po’ per la strada che attraversava un deserto (di nome e di fatto), davvero desolato…in compenso le stelle non sono mai state così belle e luminose come quella sera.
Amanti del Mar Rosso ora mi rivolgo a voi, mi raccomando, se decidete di optare per Marsa Alam, non lasciatevi sfuggire la visita nella storia dell’Egitto: l’Antica Tebe!
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Che tuffo nel passato 🙂