New York in 4 giorni! Prima Parte



Ciao a Tutti Mi presento sono Federica, e anch’io sono una “viaggio-dipendente”.
il mio motto è:
non importa per quanto, non importa come, l’importante è andare!
Conosco Ivan da circa 8 anni, e fin dall’inizio ho capito che eravamo “sintonizzati” sullo stesso canale: il filo conduttore che collega tutti i viaggiatori!
Oggi prendo in prestito la penna e un foglio bianco a questo bellissimo “luogo per appassionati di avventure” per scrivervi una mia esperienza..
New York: il concretizzarsi di un sogno maturato anni
Non c’ero mai stata, ma tra quello che ho visto nei film, nei documentari, e letto nei libri, e come se quelle strade, quei palazzi, quei panorami, mi fossero familiari..
Sinceramente non ricordo il momento in cui abbiamo deciso di andarci ma ciò che ricordo tuttora è l’entusiasmo per i preparativi, l’emozione del viaggio e dell’arrivo in città ma sopratutto le lunghissime camminate!!
Siamo partiti in 8 e per qualcuno di noi, direi la maggior parte, si è trattato del primo viaggio fuori dall’Europa così ci siamo attivati per ottenere in tempo il rinnovo o, come nel mio caso, il rilascio del passaporto.
Poi, per organizzare tutto il resto, come al solito, ci siamo affidati a Ivan.
Ha prenotato il volo, e vagliando quello più conveniente ha deciso per la compagnia KLM: partenza da Venezia con scalo ad Amsterdam, avevamo perfino abbastanza tempo per fare anche una breve capatina in centro città 😆 e poi decollo verso gli States; per la scelta dell’albergo Ivan si è appoggiato ad una agenzia viaggi, dove abbiamo fatto anche l’assicurazione medica.
Dopo qualche momento di panico, per aver scoperto che l’albergo prenotato dall’agenzia non aveva il bagno in stanza – cosa non molto gradita a tutti i compagni di viaggio – la situazione si è risolta trovando in last second 4 camere libere all’hotel Pennsylvania, albergo che si trova in un punto che ritengo strategico, davanti al Madison Square Garden, a pochi passi da Times Square e con l’omonima stazione della metropolitana proprio sotto l’albergo!
Appena atterrati, inizia la magia
Il volo è andato benissimo, in pieno orario, e confortevole. Siamo atterrati a New York, al JFK, intorno alle 17.00; e recuperati i bagagli abbiamo seguito le istruzioni per identificare il bus navetta (prenotata dall’Italia), che ci ha condotto direttamente all’albergo.
Ho ancora negli occhi il profilo della città che mi si è presentato lungo il tragitto; il famoso skyline di New York!!
Ricordo che dalla navetta i grattacieli mi sono sembrati piccoli, cosa che ho poi scoperto non essere assolutamente vera passeggiando lungo le strade con la testa all’insù!!
Arrivo in albergo per la registrazione di prassi e poi su nelle nostre stanze ma non prima di darci appuntamento per ritrovarci di li a poco nella hall per la prima passeggiata e la cena.
Due parole sull’Hotel, è immenso e tanto per farvi un idea vi elenco qualche numero: circa 1.000 posti letto, 6 operatori alla reception che consegnano o ritirano le chiavi, e ben 6 ascensori (ehehe siamo NYC dobbiamo abituarci al “grande”)!!
All’appuntamento serale non c’eravamo tutti, qualcuno ha preferito rimanere in stanza per riprendere le forze, stremato dalla febbre che l’aveva accompagnato fin dall’Italia!
Per la cena non ci siamo allontanati molto dall’albergo, infatti appena fuori ci siamo infilati da Sbarro (catena molto diffusa in città) per uno spicchio di pizza!
Questo tipo di ristoranti, sono caratterizzati per la capacità mutante tipo i camaleonti, che in base all’orario ed al tipo di pasto da servire, cambiano veste e tipo di cibo, si passa dalle colazioni super abbondanti dolci e salate della mattina, al fast food e pizza del pranzo o della sera, il tutto in stile self service!
A pancia piena ci siamo poi incamminati verso Times Square, ma quasi subito abbiamo desistito e fatto dietrofront perché ha iniziato ha nevicare!!!
(…dimenticavo di dirvi che in quei pochi giorni trascorsi a NY il freddo è stato molto molto intenso!!!)
Siamo quindi rientrati in albergo mogi mogi preoccupati per l’indomani, e alle difficoltà che avremo incontrato nel muoverci per la città con la neve…
Risveglio con sorpresa
Il mattino successivo troviamo una “BIG Surprise” : una stupenda giornata di sole e cielo azzurro… condizioni meteo che si sono mantenute per il resto della vacanza!
Colazione da Sbarro e poi metropolitana direzione down town, precisamente Battery Park con l’intenzione di prendere il battello per Liberty Island e la Statua della Libertà; ma a causa del tempo perso per avere sbagliato fila, e sopratutto, per il freddo assiderante, abbiamo desistito e forzato a cambiare programma.
Ci siamo messi in marcia verso la Mid Town, abbiamo visitato la cattedrale di S. Patrick e la Saunt Paul Chapel, non potevamo farci sfuggire l’immancabile foto al toro simbolo di wall street e… cammina cammina siamo arrivati a Ground Zero!
L’emozione è stata fortissima! Tutti a ricordare le drammatiche immagini viste e riviste in tv da quel fatidico 11 settembre 2001…
Proseguendo siamo arrivati al ponte di Brooklyn, siamo entrati nel noto quartiere di little italy dove abbiamo mangiato in un ristorantino italiano (da non riprovare!! solo il nome è italiano la qualità e il sapore completamente diverso dalle aspettative!!).
Uno dei più bei ricordi è quello dellla nostra amica Monica che non ha resistito davanti alla vetrina di una pasticceria italiana ed è entrata per uscirne con una delle più invitanti ed enormi paste che io abbia mai visto.
Non poteva non esserci lo scatto al primo morso, piuttosto impegnativo direi!!
Infine, concludiamo il pomeriggio passeggiando per chinatown il famoso quartiere cinese che confina con quello italiano, diviso solo da una strada.
Il programma che “il capogruppo” aveva studiato per riuscire a vedere molto in pochi giorni ha richiesto molto impegno e sopratutto molti chilometri a piedi.
Al mattino appuntamento alle 8 nella hall dell’albergo poi in giro fino a sera, quindi ritorno in albergo per una doccia, e poi di nuovo fuori per la cena e per un altro piccolo giretto; Infine a letto, distrutti ma entusiasti.
Per onor del vero devo dire che il nostro tour ha compreso molte soste in negozi e bar per trovare sollievo al freddo!
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