Su e giù per la West Coast tra California e Arizona
Avevamo ancora negli occhi la Route66 quando abbiamo iniziato a pensare al prossimo viaggio negli USA.
Percorrere la R66 tappa dopo tappa riscoprendo le tracce della mitica Mother Road,è stata una vera caccia al tesoro….
Però avevamo voglia di vedere qualcos’altro di questi U.S.A.
Così a poco più di 12 mesi di distanza, decidiamo di tornare negli States, stavolta però per un tour “più impegnato” nella West Coast, naturalmente ON THE ROAD.
Anche stavolta le tappe sono davvero numerose e probabilmente un pochino ambiziose con poco più di 15 giorni a disposizione..
Arches Park, Mesa Verde, Sequoia, Canyonland, Bonneville Speed Week, “brezza Californiana”…sono solo alcune delle emozioni che ci aspettano in questo “SU E GIÙ PER LA WEST COAST”!
Siete pronti???
Beh, allacciatevi le cinture!!!
Una partenza ruvida
Sorvoliamo l’Atlantico via Madrid, con una discreta Iberia, che ci ha cullato per 12 ore e mezza fino a Los Angeles…
Non è stato un volo idilliaco, ma obiettivamente c’è di peggio…
Probabilmente ha contribuito il fatto che eravamo seduti nell’ultima fila (spalle ai “bathroom”) “apprezzando” ogni piccolo sussulto dell’aereo…
O che l’ordine di servizio del pasto, cronologico per numero di fila, ci ha costretti ad adattarci a ciò che era rimasto…
Oppure perché su 100 film disponibili nel sistema multimediale di intrattenimento solo 10 erano in Italiano…
Per fortuna che il panorama dal finestrino era davvero spettacolare, una Groenlandia così NON la avevamo mai vista!
Dulcis in fundo a Los Angeles abbiamo impiegato quasi due ore per passare i controlli per il visto…i controlli random ci hanno proclamati vincitori !! ;o)
Ormai stremati, individuata la navetta Budget che ci ha condotto a prendere l’auto a noleggio, siamo arrivati alla conclusione che l’unica maniera di dare una svolta alla giornata era quella di rigenerarci catapultandoci direttamente sul molo di Santa Monica per una cena da Bubba Gump, a base di gamberi e birra gelata come se non ci fosse un domani ! 😈
Tra un shrimp fried e un sorso di iced beer, la vita sul PIER prende vita con improvvisazioni californiane che distendono le tensioni accumulate nel viaggio.
On the road su e giù per la West Coast – L’INIZIO
Credo che sia a colazione il momento in cui Ti rendi conto che in america anche le cose semplici diventano grandi…
Ti basta sederti ad un tavolo da Denny’s per renderti conto se hai davvero i super poteri (antiglicemia), o se davanti ad una pancake e un american coffee getti la spugna a metà… ;o)
Sfamati come se a San Diego dovessimo andarci a piedi, saliamo “in sella” alla Mazda CX-9, d’ora in poi “COLABRODO” (doveva pur avere un buco da qualche parte, altrimenti non ci si spiega perchè consumasse così tanto!!! ), ci dirigiamo verso San Diego lungo la Pacific Coast Highway o Highway 1 proiettati nelle location che per anni abbiamo visto su film e telefilm..
Villette con il giardino direttamente sul mare…
Donne in bici con look improbabili, o ragazze extra-tech che fanno jogging..
Surfisti muscolosi come Juta e Body in Point Break..
Pellicani che svolazzano goffamente all’orizzonte..
LifeGUARD degni di Baywatch e Mitch Bewcannon…
Pontili di legno dritti come fusi..
IT’S CALIFORNIA LIFE!
Potete sfoderare tutto il selfcontroll che avete a disposizione, ma è letteralmente impossibile trattenersi nel fare continue soste per scattare centinaia di foto.
La Jolla, una riserva naturale a due passi da San Diego
La Jolla è uno di quei posti in California cui potete ammirare i “profumosi” Leoni Marini, i Pellicani e numerosi gruppi di Cormorani, che più o meno pacificamente condividono la piccola baia.
Il profumo che aleggia nell’aria NON sarà dei migliori, ma l’echeggiante verso delle Otarie Californiane, vi regalerà momenti di leggerezza, garantito!
Nella parte più occidentale di San Diego, si trova la penisola di Point Loma, con il faro e il monumento a Cabrillo.
Se non avete molto tempo a disposizione, potete anche risparmiarveli, non sono un granchè, anche se la strada che vi ci porta è davvero suggestiva e vi permette di vedere San Diego da un’altra prospettiva.
Per rimettervi in pace con il vostro stomaco a pranzo dovete ASSOLUTAMENTE provare la cucina messicana a Casa del Reyes nella Old Town.
Qui sarete immersi in un autentico Mexican Mood, con spettacoli dal vivo dei MARIACHI e cibo esclusivamente Messicano.
Se non avete mai visitato una nave militare americana, vi consiglio la visita al USS Midway, mantenuta in perfetta efficienza dai veterani.
Riuscirete vedere da vicino cambusa, sala Radio, Ambulatorio, Sala Macchine, Sala operatoria…tutto ciò che si cela dietro una “città galleggiante” come una portaerei USA.
Nei pressi della Midway c’è la statua del bacio più famoso d’America: “The Unconditional Surrender”.
…e se siete particolarmente fortunati, potreste incontrare anche buffe imitazioni… :o)
Per gli amanti delle spiagge Californiane, qui la tappa d’obbligo è al Coronado Island collegata con la terraferma dal Coronado Bridge.
Camminare a piedi nudi nella spiaggia di fronte all’omonimo Hotel (hotel del Coronado) vi farà sentire per qualche minuto dei veri V.I.P. !!
Non dimenticatevi di una cenetta nel quartiere Gaslamp, punto di riferimento della movida di San Diego, dove pullula ogni tipo di cucina…una vera prova di forza per gli eterni indecisi!! 😆
Tra “Messico e Nuvole”
Lasciati alle spalle San Diego, percorriamo la A8 che costeggia il confine con il Messico, e di colpo panorama e clima diventano DESERTICI.
La temperatura è degna del mese più caldo dell’anno, e diamo fondo velocemente alle riserve d’acqua fresca che abbiamo con noi, dimenticavo: “RICORDATEVI d avere con voi SEMPRE dell’acqua fresca da riporre nei BOX termici “.
I paesaggi attorno a noi, sono gli scenari perfetti per il remake di qualche film di Sergio Leone…
Cactus maestosi e disordinati riempiono i confini in ogni direzione in cui guardiamo.
Decidiamo di fermare la macchina, spegniamo il motore e tiriamo giù il finestrino…
Il rumore praticamente assente, si interrompe solo dal fruscio dei cespugli rinsecchiti che rotolano nel vento afoso.
L’unico freno nell’avvicinarci ai Cactus sono stati dei cartelli che, grazie allo zoom del fotocamera abbiamo scoperto indicare il pericolo di campi minati..!!
Risaliti in macchina riprendiamo la direzione per Peach Springs, concedendoci una tappa a Yuma ( non siamo riusciti a strapparci dalla mente il ritornello “…quel treno per Yuma…” 😆 ), per una Birra gelata rigenerante.
Havasu Falls, ormai una vera e propria Chimera
È giunta l’ora di una delle tappe “CLOU” del viaggio: proprio dinanzi a noi il campo base a Peach Spring per riuscire a visitare le mitiche Havasu Falls.
Per chi non le conoscesse, sono delle cascate naturali nella riserva degli Indiani Havasupai, quasi la materializzazione della valle dell’Eden nel bel mezzo del Grand Canyon.
È una meta che va conquistata, ci si arriva in elicottero in orari e in giorni prestabiliti, a dorso di mulo, o tramite un bel trekking da 15km.. (QUI potrete trovare info sulla logistica per raggiungere la riserva).
Ritentiamo per la seconda volta questa esperienza, abbandonata per motivi logistici l’anno scorso.
Purtroppo a causa delle scarse info reperite e della difficoltà di comunicare con questo parco (non hanno internet, le informazioni e relative prenotazioni vengono date ESCLUSIVAMENTE telefonicamente, e AHIMÉ non rispondono quasi mai.. 😈 ); abbiamo avuto una brutta sorpresa.
Al ceck-in chiedendo info in albergo per l’escursione, abbiamo appreso che senza prenotazione (pernottamento su lodge o camping OBBLIGATORIO) non si può mettere nemmeno piede sul territorio indiano.
Affrontata la delusione costata mesi di allenamento in salita per affrontare l’escursione al meglio, abbiamo ripiegato su un meno impegnato trekking nel South Rim del Gran Canyon.
Naturalmente non è stata la stessa cosa, ma chi si accontenta gode. ;o) ..
Prima del ritorno in albergo, consiglio la tappa a Williams alla Historic Barrell & Bottle (la più storica birreria di Williams) dove la scelta su come placare la sete è davvero ardua…
A Peach Springs NON hai molta scelta su dove cenare…
…o vai al Market e ceni in camera, oppure ti affidi all’estro della cuoca dell’albergo…
Pizza, voto 6+!
On the road su e giù per la West Coast – direzione COLORADO
Il mattino successivo, abbandoniamo l’Arizona, e proseguiamo il nostro on the road per la West Coast.
Partiamo alla volta di Mesa Verde, il parco nazionale USA famoso per essere il sito con le maggior testimonianze delle abitazioni dei pueblo ancestrali, ci sono oltre 600 abitazioni risalenti tra il 700 e il 1500 d.c.
Per l’ennesima volta percorriamo l’Highway 40 diretti verso Flagstaff, ormai questi paesaggi cominciano a esserci noti… ;o)
Arriviamo a mesa verde verso le 17.00, purtroppo come ci aspettavamo il parco chiude alle 19.30.
Naturalmente i tour sono sold out.. :o(
Così optiamo per visitare da soli i principali siti, anche se da lontano, e fare una breve escursione nel bosco su un sentiero tracciato.
Mesa Verde VALE la pena visitarla in maniera approfondita, testimonianze di quel tipo capiterà di rado incontrale di nuovo.
Ripartiamo diretti all’albergo di Durango, gustandoci uno dei tramonti più belli del viaggio..
L’indomani ci aspetterà l’escursione in treno a vapore, da Durango a Silverton, come i veri coloni cercatori d’oro…ma questa è un’altra storia!
Stay tuned…
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