A caccia dell’Aurora Boreale
Prendi 5 viaggiatori, un isola semi-inesplorata, un biglietto lowcost e la speranza di vedere una delle cose più affascinanti che regali il nostro pianeta; nasce così:
“Fuga in Islanda – HUNTER AURORA BOREALE”!
Tutto parte da un’attendo e scrupoloso studio di Marco che per quasi un anno ha consultato qualsiasi tipo di sito e forum per studiare per bene il periodo migliore per poter ammirare questo spettacolo naturale chiamato Aurora Boreale.
In fretta è arrivato il momento dell’acquisto del biglietto aereo e il lancio dell’idea agli altri membri dal gruppo…et voilà, la compagnia per l’Islanda è definita quindi: pronti, partenza, VIAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
É la mattina del 5 marzo, sveglia presto, tutti in macchina verso l’aeroporto Marco Polo (VE) per imbarcarsi su un aereo EasyJET che ci porterà fino a Londra.
Arrivati a Gatwick, piccola pausa birretta, sandwich e selfie… 😯
…per poi re-imbarcarci con WOW AIR stavolta in direzione Islanda.
Il miglior compromesso volo/prezzo, lo abbiamo trovato prenotando i voli singoli, quindi Londra-Reykjavik e poi Venezia-Londra, per un totale di circa €250 a persona.
Non abbiamo imbarcato i bagagli, nonostante le temperature un po’ critiche “viaggiamo leggeri”, perciò appena sbarcati andiamo subito a recuperare l’auto noleggiata; sarà la nostra seconda casa per gli spostamenti nei prossimi 3 gg.
Disbrigo delle pratiche in agenzia, passeggeri e trolley in auto, e si parte in direzione Reykjavik.
Con stupore e quasi delusione, ci rendiamo conto che nei 50km che ci separano dalla capitale, il paesaggio attorno a noi è stranamente privo di neve…
Ci siam detti: non ci son più le stagioni di una volta”..!!
Acclimatiamoci all’Islanda
Con poca difficoltà (Reykjavik NON ha l’estensione di Londra), troviamo subito l’appartamento prenotato da casa con AIRBNB, proprio affacciato alla via principale, la proprietaria ci attende per mostrarci la casa e consegnarci le chiavi.
Appartamento molto carino, piccolo ma coccolo e funzionale…veloce pit-stop per sistemare un po’ di cose e poi giù per fare due passi e cenare…
Fin da subito l’Islanda ci fa capire di come funzionano le cose, infatti avvicinandoci al porto, abbiamo incontrato “la brezza islandese” …nice to meet you!!
Soup of the day, pane e burro salato, una cheese cake coi fiocchi; questa è stata la nostra prima cena.
Vista la levataccia, andiamo a nanna presto che da domani inizia la vera e propria avventura!!!
Sveglia alle 8 o’clock, colazione “dei campioni” (definita da qualcuno) in una paninoteca/pasticceria/bar li vicino, adesivo per farci riconoscere sulla portiera della macchina (o per riconoscere la macchina 😳 ) e partiamo!
Decidiamo in questo primo giorno full immersion di visitare la spiaggia nera di Vik e due cascate tra le più famose.
Come usciamo dalla città ci accorgiamo che non solo nella notte ha nevicato, per bene, ma stava fioccando di brutto!!
Così di colpo, passiamo da strade ben pulite, a lastre di neve ghiacciata, e carreggiate di larghezza ridotta..
Per fortuna abbiamo l’auto con le ruote chiodate ;o)
Suðurland – Terra del Sud
Vik è una cittadina splendida, incastrata nella costa con un’insenatura di spiaggia nera come la pece e i faraglioni che sembrano quasi proteggerla.
Complice la nevicata notturna che gli ha donato un effetto particolarmente Black&White , la vista di questa spiaggia toglieva davvero il fiato..
Pranzo in una sorta di tavola calda con vista sull’Oceano con costante monitoraggio in tempo reale delle previsioni meteo e della situazione “Aurora”.
Scopriamo così che il giorno dopo avrebbe piovuto e sarebbe stato praticamente impossibile vederla.
Decidiamo quindi di giocarci il tutto-per-tutto cambiando i piani spostandoci verso la zona segnalata come potenzialmente ideale per la visione di questo fantastico fenomeno naturale.
Ripartiamo da Vik e ci dirigiamo verso le due delle cascate più rinomate dell’ Islanda: Sejalandfoss e Skogafoss… bellissime!
Nel frattempo il paesaggio attorno a noi cambia rapidamente, la neve in alcuni punti sparisce quasi completamente scoprendo il terreno scuro e alcuni ciuffi erbosi.
Ci dirigiamo verso Strokkur che è un geyser situato nella regione geotermica ed è uno dei due geyser islandesi ancora attivi; erutta ogni 5/8 minuti quindi abbiamo avuto modo di vederlo, fotografarlo e immortalarlo in video spettacolari.
Siamo qui per TE..non farti desiderare!
Essendo questa la zona segnalata dal sito per vedere l’Aurora Boreale, abbiamo fatto un giretto attorno per ingannare il tempo nell’attesa che si facesse buio, e fortunatamente abbiamo trovato un hotel-ristorante proprio li in zona.
Ci fermiamo quindi per chiedere informazioni e il personale ci accoglie in questo bellissimo e moderno locale, veramente chic.
Mangiamo e beviamo fino alle 22:00 circa, orario in cui esco all’esterno per una pausa sigaretta e alzando il naso all’insù….PURA MAGIA: E C C O L A !!!
Ci ho messo un po’ a capire che era l’Aurora Boreale, ma i brividi e la sensazione che in quel momento mi hanno invaso non hanno lasciato spazio ai dubbi.
Corro ad avvisare gli altri e nel giro di poco tempo tutte le persone presenti nel ristorante escono e fanno tutti la stessa cosa…
Naso all’insù, sguardo incredulo e bocca aperta per dire una sola parola… WOW!
Lo spettacolo, per gli occhi e il cuore, è durato circa due orette, dove gli ometti temerari sono rimasti imperterriti fuori a fotografarla sfidando il freddo artico..c’erano ben -18°C!!! 🙄
É partita fioca e leggera, appena visibile, per poi mostrarsi in tutto il suo splendore, danzando da una parte all’altra dell’arco astrale.
Credetemi, è difficile descriverla, so solo che è una cosa che almeno una volta nella vita va vista.
Con la stessa facilità di come ci è apparsa, è svanita nel nulla nel cielo stellato..
Così recuperati armi e bagagli siamo ripartiti per raggiungere il nostra appartamento a Reykjavik e finalmente coricarci vista la luuuuunga giornata carica di emozioni.
Acqua gelida e Acqua bollente
Il mattino dopo guardando fuori dalla finestra confermiamo l’affidabilità delle previsioni meteo, sta piovendo e fa più freddo dei giorni scorsi.
Facciamo due passi fino alla Cattedrale di Reykjavik, la maestosa Hallgrímskirkja, ed entriamo a vedere l’organo più grande del mondo con le sue 5275 canne.
Colazione “nord style” e si riparte per quest’ultima giornata islandese (tempo permettendo).
Raggiungiamo la cascata di Gullfoss e ragazzi qui patiamo per la prima volta il freddo VERO!!
Il parcheggio è rialzato rispetto alla vera e propria “postazione” per vedere la cascata e il vento tirava in un modo assurdo; tutta la pelle a contatto con l’aria si è ghiacciata in meno di 2 minuti.
Dopo una scala di legno, dalla sicurezza precaria, raggiungiamo il punto in cui si vede bene la cascata e scopriamo la maestosa potenza di questa “muro d’acqua” semi-ghiacciata…
Giuro mai vista tanta acqua tutta insieme in vita mia!
Entriamo nello store adiacente, più per riprendere sensibilità che per lo shopping..
Ci siamo comunque lasciati tentare e abbiamo ceduto prendendo qualche souvenir … 😕
Ripartiamo questa volta in direzione di un luogo moooooolto caldo in cui rilassarci.
In teoria, questa era l’idea iniziale, peccato che una volta raggiunta la destinazione, pioveva a dirotto.
Oltre il danno, la beffa, perchè non solo ci siamo letteralmente inzuppati per raggiungere l’entrata, ma una volta in “ammollo” scendeva pioggia ghiacciata e pure il vento era freddissimo.
Nulla ormai poteva fermarci e nonostante ciò, questa era un’altra meta che non si poteva saltare…
Signori e signore la LAGUNA BLU!
Anche se i buoni propositi c’erano tutti, resistiamo poco più di un’oretta , il meteo non ci lasciava godere appieno della “lussuria” del posto.
La serata si è conclusa a suon di zuppa, servita su di un recipiente di pane…ultime chiacchiere ricordando le meraviglie viste e poi torniamo verso “casina” e nanna.
Il giorno dopo sveglia presto, si carica tutto in auto e ci si dirige in aeroporto per ritornare (AHIMÈ) a casa.
Salutiamo questa naturalistica e affascinante Islanda che potrebbe essere la risposta giusta alla domanda:
”…dove andiamo in ferie la prossima volta? ”
L’Islanda è decisamente una meta da aggiungere alla “lista viaggi”, ascoltate me, fate la valigia e partite SUBITISSIMO! 😆
- A caccia dell’Aurora Boreale - 26 Maggio 2016