La mia Islanda



Credetemi, non so proprio da che parte iniziare per raccontarvi quello che ho visto e vissuto..
Tuttavia credo di poterlo inserire senza alcun dubbio nella mia personale “TOP 3” dei viaggi da fare almeno una volta nella vita.
Comunque proverò a concentrarmi e a raccontarvi un po’ della mia ISLANDA..
Da sempre appassionato dei viaggi a Stelle e Strisce, per l’estate 2014 io e un mio amico abbiamo “partorito” l’idea di un viaggio alternativo..
Alternativo perché fuori delle classiche rotte per le vacanze estive, al fresco, distante da spiagge assolate e metropoli…
L’Islanda
Un’isola situata nell’oceano Atlantico settentrionale a poche centinaia di chilometri dalla Groenlandia, chiamata anche terra del fuoco e del ghiaccio.
Il nostro viaggio inizia dall’aeroporto di Venezia. Volo KLM con destinazione Copenaghen, poi cambio di compagnia e destinazione Reykjavik, capitale dell’Islanda.
Già dalla fase di avvicinamento all’aeroporto di Keflavík, dal nostro oblò il paesaggio islandese ci apparve qualcosa di surrreale: strade che si snodavano tra campi di lava nera e ghiacciai.
Appena terminati i controlli aeroportuali, scorgiamo all’orizzonte un simpatico ragazzo con un cartello indicante il mio nome.
Ci stava aspettando per accompagnarci al parcheggio dove ci consegna la nostra auto per i prossimi 17 giorni: una Suzuky Gimny.
La scelta del 4×4 è stata obbligata in quanto a parte nella capitale, nei centri urbani sparsi per l’isola e il ring 1, il restante delle strade sono tutte sterrate!!
Insomma un viaggio all’insegna dell’avventura e per rendere la cosa ancora più “wild” ad eccezione degli ultimi 3 giorni, dormiremo nei vari campeggi sparsi per l’isola.
L’avventura Islandese comincia
La mostra prima tappa è alla famosa Laguna Blu di strada tra l’aeroporto e il nostra campeggio.
Dopo molti chilometri tra i campi di lava giungiamo in questo lago geotermale, per ristorarci dalle fatiche del viaggio: uno spettacolo!
Il nostro viaggio riprende in verso la sistemazione per la notte.
Il campeggio si trova lungo il Ring 1 tra Reykjavik e la città di Vik, seconda tappa del nostro viaggio.
I paesaggi che si susseguono sono qualcosa di tanto strano quanto indescrivibile, ma da lasciare a bocca aperta.
I campi di lava neri hanno lasciato il posto a infinite distese di parati verdi, punteggiate qua e la da fattorie e balle di fieno per l’inverno; al di fuori della metropoli e di un paio di centri urbani, la maggior parte degli islandesi vive di agricoltura e pastorizia.
Allo stato brado si trovano tranquillamente cavalli, pecore e capre a cui prestare molta attenzione quando si corre in auto perché questi pazzi ti attraversano improvvisamente la strada rendendo seriamente pericolosa la guida.
La prima notte in campeggio passa abbastanza bene se non fosse che ad un ora imprecisata apriamo gli occhi e vediamo il sole già alto; pensando che fosse mattina inoltrata ci alziamo affannati credendoci in ritardo sulla tabella di marcia… in realtà erano solamente le 3 e mezza!!!
Ci giriamo dall’altra parte proviamo a dormire qualche altra ora.
Cascate e clima “biricchino”
L’indomani prosegue con le prime visite alle cascate islandesi.
Anche qui il paesaggio cambia ancora: immense distese di sasso e sabbia, scure, con sullo sfondo promontori solcati dalle più belle cascate d’Islanda.
Ultima tappa della giornata la famosa città di Vik, con la sua spiaggia nera e i famosi faraglioni.
Il tempo in Islanda è molto mutevole: piove spesso, quasi tutti i giorni, esce il sole, c’è vento ma questo non vi impedirà di vivere l’Isola.
L’unico accorgimento sono per vestiti e scarpe antipioggia e un abbigliamento a strati.
Le temperature estive non sono da polo nord, normalmente si aggirano tra i 7 e i 12 gradi in tutta la costa.
Repentini cambi di temperatura sono possibili soprattutto nell’entroterra e al nord; noi in alcune occasioni abbiamo toccato lo zero ed ha pure nevicato.
Ghiaccio VERO
Proseguendo il nostro viaggio da Vik lungo il Ring 1, siamo arrivati ad un sito per cui faccio ancora fatica a trovare le parole per descriverlo: la laguna degli Iceberg.
Pezzi di ghiaccio che si staccano dalla lingua del ghiacciaio e fluttuano per decenni in questa laguna prima di prendere il largo..
La Ring Road ci conduce a nord passando per i fiordi orientali, anche questi sono uno spettacolo della natura.
Lo stato d’animo che ci accompagna per tutta la durata delle vacanze è un qualcosa di ultraterreno, piacevole, riposante, quasi a farci rinsavire che quella che viviamo tutti i giorni nelle nostre città affannate e affollate non sia vita, ma bensì una prigione…
In questi giorni abbiamo fortemente sospettato che le leggende di elfi e troll che popolano questa terra abbiano un fondo di verità ☺ !!!!
PUFFIN and WHALE
Altra sosta del nostro viaggio è stata l’isola di Grimsey situata a nord dell’Islanda e raggiungibile con qualche ora di traghetto nel mare artico.
Peculiarità di quest’isola è che è attraversata dal circolo polare ed è abitata da 40 anime a circa 12000 volatili.
Qui abbiamo visto le pulcinelle di mare e durante la navigazione abbiamo avuto la fortuna di avvistare anche le balene.
Passiamo altri siti bellissimi: dalle cascate Gulfoss e Selfoss, alle città di Dalvik e Husavik famose per la pesca e il whale watching.
Tradizioni e “modi” Islandesi
Proprio qui a Dalvik viviamo una sera un’esperienza veramente bella e singolare!
Capitiamo casualmente in questo città nel fine settimana durante il quale si svolge una delle feste più belle d’Islanda : il Fiskidagurinn Mikli.
Praticamente ogni abitante apre la propria abitazione, si è quindi liberi di entrare ed assaggiare la zuppa di pesce della padrona di casa.
Mi spiego meglio, le case sono letteralmente aperte e si è liberi di entrare, sedersi a tavola e mangiare con loro, senza pagare.
Un concetto che per noi credo sia irrealizzabile!!!!
Quì la gente non ha paura di ladri o malviventi, la gente lascia i bambini in carrozzina fuori dei negozi.
Noi per ricaricare il cellulare lo lasciavamo nella sala comune dei campeggi o nei bagni, incustodito senza nessun problema.
La macchina la lasciavamo perlopiù aperta, anche se con un po’ di remora le prime volte.
Posso confermarvi però con soddisfazione che non ci è mai accaduto nulla di spiacevole!!!!
Questa è l’Islanda!
Paesini che non superano le 200-300 anime quando sono grandi.
Paesaggi straordinari dominati dalla natura, incontaminati.
Geyser e vulcani e tante, tantissime terme!!!!
Altra nota molto positiva, se c’è una cosa che adoro, è che gli islandesi praticano il rito delle terme, naturalmente avvantaggiati dalla morfologia dell’isola.
In ogni paesino grande o piccolo che sia, ci sono le piscine termali; noi per sentirci parte di loro abbiamo usufruito alla grande delle terme, praticamente tutti i giorni, e il costo è stato veramente ridicolo: l’ingresso è di circa 3-4 euro al massimo.
Purtroppo per riuscire a descrivere tutte le emozione che abbiamo provato non basterebbero queste pagine, c’è da dire che per quello che abbiamo visto e vissuto non riesco ancora a trovare le parole più consone a dar giustizia.
Tuttavia spero quantomeno di avervi fatto venire un po’ la voglia a visitare questa terra magica e bellissima…
Per concludere, posso dire che il viaggio in Islanda è un viaggio che ti lascia qualcosa di magico; è un viaggio che si comprende con il passare del tempo (noi abbiamo cominciato a realizzare i posti e i luoghi dopo qualche mese dal ritorno), e da allora non passa settimana senza che i ricordi ISLANDESI ci ritornino alla mente.
- La mia Islanda - 30 Dicembre 2015


