La Tendata NON é una cosa per vecchi
Non sono di certo vecchio e vi confesso che mi sento la metà degli anni che ho..
Ma con il tempo il proprio modo di approcciarsi ai viaggi cambia forma..
Il mio rapporto con il campeggio non si è mai chiuso veramente, diciamo piuttosto che ci siamo solo “presi del tempo“..
Ho alle spalle molte vacanze fate in tenda, prima con la famiglia da ragazzino, poi con gli amici, poi con la morosa..
Un modo di viaggiare a dir poco esaltante, tanta è l’esperienza diretta che hai con la natura che ti circonda..
La luce che trafila nella tenda già dall’alba, i rumori e i profumi della notte che ti circonda, il sentirsi un po’ liberi dall’ordine e dalla pulizia maniacale e ad ogni costo, uno stacco dalle comodità e dalla tecnologia che spesso ci impigriscono..
Sono solo alcuni degli aspetti che amo nell’usare la tenda.
Se non avete mai provato, cercate l’occasione giusta
Non c’è stato un motivo vero e proprio per aver smesso di viaggiare in tenda ma solo il miraggio delle comodità che l’albergo nelle maggiori circostanze può offrire..
Facendo il verso ad un noto film (vedi titolo), ho voluto rompere il luogo comune:
“Tendata = Ragazzini sbarbati in viaggi squattrinati”
Infatti appena mi è stato proposto di partecipare alla #tendatasullisola (sull’Isola d’Elba per appunto), organizzata dagli AllTravellers, non ho esitato un attimo…e ho subito confermato la mia partecipazione!
Quale condizione migliore nel viaggiare su un posto ancora a me sconosciuto, in moto, con amici e dormire in tenda?!?!
Non sono amante dei “motoraduni“, però il contesto mi allettava troppo.
Le previsioni meteo non erano idilliache e questo ha contribuito maggiormente a tuffarmi in questo remake!
La scelta della “tattica” vincente
Come per tutti i viaggi, anche per questo é stato necessario far mente locale su ciò che serve e cosa invece no, approfittando del fatto che per una volta avrei viaggiato “leggero” (senza passeggero ).
Riesumato il baule dei Goonies contenente tutta la dotazione da campeggio, è tempo di fare la cernita del necessario..
Ecco cosa ha passato la selezione:
- Tenda a igloo (ovviamente), ultimo uso anni ’94-’95, con enorme stupore appena rimontata si dimostra ancora intatta e pronta all’uso.
- Telo da posizionare sotto alla tenda per proteggere il catino da umidità del terreno ed eventuali tagli con pietre/arbusti.
- Picchetti, tiranti, martello…in misura maggiore a quella necessaria, non si sa mai..
- Tavolino pieghevole + 2 sedie, dotazione necessaria in vista della grigliata del sabato sera.
- Materasso da trekking autogonfiante + materassino in gomma, il miglior compromesso spazio/comfort per dormire sufficientemente comodi per terra.
- Sacco a pelo e Lenzuolo Sacco-letto, opto per la versione light, forte dell’essere calorosi di noi maschietti.
- Tendalino, nuovo acquisto Decathlon, rivelatosi i migliori €26 spesi, necessario per garantirci un riparo da umidità ed eventuale pioggia durante la grigliata.
Per agevolare la manovrabilità e facilitare il carico, decido di smontare il topcase, le due valigie laterali per i bagagli sono più che sufficienti.
Cara pioggia, NON mi spaventi
Come previsto il meteo non ha facilitato la partenza, ma devo dire che ho visto di peggio.. 🙄
Una pioggerellina sottile, quasi da non bagnare mi ha portato fino a Bologna, imboccata l’appenninica verso Firenze invece, la quantità di H2O è aumentata notevolmente, ma ciò non ha influito nel ritmo di viaggio.
Solo dopo aver svalicato all’altezza di Barberino, il tempo si è rasserenato, permettendo anche una comparsa timida del sole wow!
Indossata fin da casa la tuta antipioggia, mi ha accompagnato per tutti i 380km che mi separano da Piombino, solo all’imbarco in traghetto, l’ho finalmente tolta..
All’orizzonte ci aspetta una nottata asciutta ;o)
A contribuire a rendere avvincente questa avventura, ci ritroviamo ormai con il buio della notte a montare le nostre tende.
Con le abilità nascoste miste tra Art-Attack e Mc Gyver, riusciamo in tempi record a mettere in piedi quelle che sarebbero state le nostre case per i prossimi due giorni, le nostre amate tende!
Elba, un isola affascinante
Non so perchè, ma l’isola d’Elba mi ha sempre attratto, quasi fosse l’isola di Lost, e per qualche motivo non sono mai riuscito ad andarci.
Scoprirla gironzolando per le sue strade, miste tra collina e litoranea, è stato un vero trionfo dei sensi…
Profumi e scorci indelebili mi rimangono impressi nella testa, e ad ogni cambio di panorama mi conquista sempre più.
Ogni luogo ha delle peculiarità intrinseche, infatti credo che l’Elba sia un isola che va vissuta in maniera diretta e libera, e quale modo migliore del connubio moto/tenda?!?
I 2 giorni scorrono veloci sotto le nostre ruote, e presto arriva l’ora di riprendere il traghetto.
Perfino l’isola è un po’ dispiaciuta nel lasciarci tornare a casa, e cerca di “corromperci” regalandoci una domenica mattina di PURA ESTATE!
Noi gli abbiamo reso giustizia dedicandogli il primo bagno di stagione, quel mare era troppo magnetico per potergli resistere.
Provare per credere
I km verso casa corrono veloci e l’isola d’Elba sparisce veloce dietro di me..
Ma rimangono fisse le sensazioni di questo contatto così diretto con la natura, tanto da stamparmi in faccia un sorriso fino a casa.
Merito senz’altro anche della buona compagnia, che ci ha permesso di condividere tutte queste emozioni.
L’esperienza della tendata mi ha talmente conquistato che mi son ripromesso di ripeterla, magari in settembre..
Io ho aspettato/cercato “la scusa” di un appuntamento organizzato per riprovare queste sensazioni…e voi cosa aspettate?
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