Parigi Vite Vite
Di primo acchitto quando mi si propone di visitare una capitale Europea, la mia risposta è SEMPRE positiva..
Anche senza aver valutato che è Febbraio e che in centro Europa è ancora pieno inverno..
Vi confesso che il freddo non mi è amico, ma la tentazione è stata troppo grande!
Un week end a Parigi in fondo era già da tempo nei miei pensieri.
Considerato che il volo partiva da Bergamo alle prime ore del mattino, abbiamo avuto l’idea geniale di anticipare la partenza da casa la sera prima, prenotando il pernottamento in un ottimo albergo in prossimità dell’aeroporto.
Infatti la neve prevista da giorni dai meteorologi, è arrivata puntuale e abbondante causando di conseguenza anche un notevole ritardo nella partenza dell’aereo.
I voli Ryanair diretti a Parigi, fanno tutti scalo all’aeroporto di Beauvais che dista circa 80 Km dalla capitale, quindi viaggetto in Bus di un ora e trenta e poi metro fino al confortevole Ibis Hotel situato in zona Bastille.
Les merveilles de Paris
Dopo il check-in e il deposito dei trolley, è iniziato subito il nostro tour.
La prima meta è stata alla ricerca di un semplice ed economico bistrot, curiosi di assaggiare già qualcosa di tipico..
Zuppa di legumi, spezzatino alla Stroganoff, gli intramontabili Fish&chips, Gâteau à la crème fraîche…
..la scelta è stata azzeccata e ha soddisfatto pienamente le nostre golose aspettative…
1-0 per la cucina Francese! ;o)
Tra le numerose cose da fare a Parigi, le nostre prime ore sono state dedicate alla visita del cimitero Père Lachaise, che non solo è famoso per ospitare tombe di illustri personaggi, fra i quali Jim Morrison, Proust, Balzac, Abelardo ed Eloise, e tanti altri, ma è anche il primo cimitero civile di Parigi.
Purtroppo però, nonostante la nostra dettagliata mappa, siamo riusciti a rendere omaggio solo alla tomba di Jim Morrison, individuata quasi per caso, in quanto il cimitero è molto grande ed è un vero labirinto.
Dopo tante ricerche ci siamo arresi e abbiamo preferito continuare la nostra passeggiata, diretti all’Istituto del Mondo Arabo per ammirare la tipica facciata che riprende i temi storici della geometria araba con 240 moucharabiehs che la compongono e che si aprono e si chiudono ogni ora.
Sulla facciata è stata recentemente riportata una scritta in arabo per dire “Siamo tutti Charlie” quale testimonianza delle recenti stragi.
Gli intramontabili di Parigi
Da qui ci siamo recati alla Cattedrale di Notre Dame, ma l’aria gelida e la fila di persone davanti all’entrata ci ha fatto desistere e abbiamo deciso di posticipare la visita al lunedì mattina.
Dopo un breve rientro in hotel, il dinner lo abbiamo fatto all’ Hippopotamus, un ristorante appartenente ad una catena di ristoranti di buon livello, dove abbiamo cenato con hamburger multipiano e carne alla griglia.
Un ultima passeggiata nel lungo Senna per poterci gustare l’atmosfera della Paris de nuit, dove ad ogni sguardo vieni proiettato su scenari visti solo al cinema…
Il mattino seguente dopo una abbondante colazione internazionale all’Hotel, è la volta della visita al museo del Louvre, dove ci attendeva una timida fila che in pochi minuti abbiamo superato e siamo entrati nella famosa piramide di cristallo.
Abbiamo dedicato al Louvre un paio d’ore, dove siamo riusciti ad ammirare le principali opere e le sale egiziane, consapevoli, nonostante lo meriti, di non poter dedicare l’intera giornata , considerato il ritmo serrato e alle tante cose da fare in pochi giorni.
Fuori del museo ci aspettava una la bella giornata di sole..
Infatti ci ha permesso di fare una piacevole passeggiata che dal Louvre attraversa i giardini di Tuileries, la Place de la Concorde e che continua per gli Champs Elysee fino ad arrivare al maestoso Arc de Triomphe..
Non c’è che dire, nonostante il clima impervio, ne è valsa proprio la pena.
Per riposarci un po’, nel pomeriggio abbiamo fatto l’immancabile giro sulla Senna con il caratteristico battello parigino, il bateaux mouches, i biglietti erano già stati acquistati on line con la formula “spettacolo di cabaret al Paradis Latin + giro in battello“.
Con il battello dal Ponte dell’Almà il percorso di un ora si snoda lungo tutta la città di Parigi, si possono vedere i luoghi di interesse della città da una prospettiva differente, il museo d’Orsay, la Tour Eiffel, le miriadi di ponti con le loro particolari architetture.
Non potete perdere di ammirare la copia della statua della libertà (alta 11,5 mt.), miniatura della sorella maggiore americana (alta 93 mt.).
Ironia della sorte, quella a Liberty Island fu realizzata da Gustave Eiffel, mentre quella sulla Senna, fu un regalo che gli americani fecero ai francesi per commemorare il centenario della rivoluzione francese.
La statua è collocata vicino al ponte Grenelle sull’Allée des Cygnes, un’isola sulla Senna.
Tra le luci di Parigi
Se la torre Eiffel è splendida di giorno, con il tramonto lo è molto di più, pertanto dopo una meritata pausa, prima di cena abbiamo deciso di goderci lo spettacolo dal Trocadero.
Da lì la vista è mozzafiato, la torre è tutta illuminata e ad ogni ora brilla a intermittenza per cinque minuti.
Per la cena avevamo optato per un locale tipico dove assaggiare la raclette (un piatto a base di formaggio fuso), e la fondue borguignonne (carne cruda cotta in tavola su olio bollente), ma ahimè anche i Parigini al sabato escono per divertirsi, e facilmente rendono soldout i locali più gettonati… :o(
Non avendo prenotato il tavolo e considerato il tempo di attesa, vista ormai l’ora tarda, ci siamo accontentati di un altro locale con una cucina decisamente più “anonima”..
Tra i mercati e gli artisti Parigini
La domenica mattina, dopo aver fatto il consueto pieno di energie a colazione, ci siamo diretti verso la fermata della metro per raggiungere la nostra meta quotidiana: il quartiere di Montmartre.
Con nostra sorpresa a due passi dall’albergo si svolgeva il mercato domenicale de la Bastilla, c’erano bancarelle piene di prelibatezze, formaggi, pane, pesci e crostacei di ogni tipo, ed è stato curioso ammirare la frutta e verdura esposta sui banchi in modo così coreografico e in modo decisamente minuzioso.
Montmartre è stato uno dei quartieri che più mi ha affascinato, si respira un atmosfera d’altri tempi, così raccolta, romantica, dalla collina domina la basilica del Sacre Coeur, e con il bel tempo è possibile godere di una splendida vista sulla città ..
Tra una via e l’altra e lo shopping per la ricerca di souvenir tipici, Federica si è ricordata di aver assaggiato ben vent’anni prima una deliziosa crêpes..
Individuato il locale ci siamo deliziati il palato scegliendo le più caloriche alla nutella accompagnate da vin brulèe, che tra l’altro, anche per via del freddo è stata una delle bevande più gettonate di quei giorni.
Dopo Montmartre non poteva mancare una capatina al quartiere Pigalle, per scattare le foto di rito al mitico Moulin Rouge, questa zona ricorda in parte il Red light district di Amsterdam, perché è pieno di sexy shops.
Non si può soggiornare a Parigi senza trascorrere una serata in uno dei tanti cabaret sparsi per la città, avevamo già prenotato da casa l’ingresso al Paradis Latin uno dei più storici di Parigi, e tra luci, musica e costumi colorati l’ora e mezza di spettacolo è volata, per non parlare poi dello sguardo attento e vigile dei nostri partners alla vista di tante belle creature…
Ultimi respiri a Parigi
La mattina dell’ultimo giorno dopo la visita alla maestosa cattedrale di Notre Dame, soprattutto per soddisfare la curiosità prettamente femminile, abbiamo fatto tappa nei tanto famigerati magazzini Lafayette..
Non prima però di ammirare, visto la vicinanza, il teatro parigino per eccellenza: l’Opèra.
Si mostra con un eleganza imponente, che certo non maschera la sua capacità di ben 7.000 posti.
Nonostante tutto siamo però state brave perché non ci siamo fatte tentare da nessun acquisto.. 🙄
Cosa altro dire, in pochi giorni di cose ne abbiamo viste molte, ma tante altre meriterebbero..
Come ad esempio il Museo d’Orsay, il Palais Royal, Versailles e magari anche Euro Disney…
Quindi non mi resta che dire:
Paris aurevoir, à bientôt!
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