Si fa presto a dire “Amsterdam”!
Per la serie “Viaggi da incubo”, oggi vi voglio raccontare la mia esperienza..pronti?
Qualche tempo fa io e la mia compagna di avventure Federica avevamo voglia di vedere Amsterdam per un week end, 3 giorni e DUE NOTTI…
Come sempre prenotiamo con largo anticipo tramite il super collaudato Booking senza però consultare Tripadvisor o altre recensioni nel web…
La città dei tulipani…con qualche piccolo inconveniente
Dopo una breve ricerca troviamo un hotel “quasi” conveniente, diciamo quasi perché dormire ad Amsterdam non costa così poco, ma prenotiamo lo stesso!
Finalmente si parte, ma…
Arriva il 24 maggio partiamo con il nostro solito entusiasmo a mille, e il desiderio di vedere i campi di tulipani in FIORE..
Giungiamo nella city e per prima cosa ci dirigiamo verso la nostra dimora, raggiungiamo l’indirizzo indicato,suoniamo e scende un ragazzo da una classica scalinata olandese (più lunga che larga ), parla praticamente zero di inglese, in un mix di lingue ci dice che la nostra camera era in un’altra palazzina, usciamo e ci spostiamo di ben 3 numeri civici, dobbiamo ammetterlo l’impatto è un po’ duro, il ragazzo sale “a fatica” al secondo piano, apre la porta con tutta tranquillità (in quel momento arriva l’sms di addebito dei soldi della camera) e con voce candida ci dice:
“Girls…ecco la vostra camera” !
Conclude “gli onori di casa” mostrandoci dov’è ubicato il bagno e se ne va’…
Alzo gli occhi verso Federica, il mio sguardo diceva tutto!
In pratica la camera era fatiscente, c’era una vetrata con una crepa che andava da un lato all’altro, il bagno era da pelle d’oca, scotch ovunque, lavandino bucato e sporco.
In camera c’erano prese della corrente tutt’altro che a norma 626 ma stile prima guerra mondiale…
Decidiamo di uscire, ci siam dette:
“Forza, concentriamoci, cerchiamo di non rovinarci il weekend!”
Alla sera però scende il buio..
La sera quando rientriamo era ormai buio, e come normale che sia la prima cosa che in genere si fa è di accendere la luce..
Bene lo facciamo anche noi, solo che la luce non si accendeva, sapete…non c’era la lampadina!
La camera era di un buio pesto ma per fortuna c’era qualche filo di luce che trafilava dal bagno e dell’insegna del coffee shop di fronte alla strada.
Stranamente questa volta avevamo anche la colazione inclusa…. Visto ma com’era la camera non avevamo di certo il coraggio di andare a mangiare lì ma dovevamo toglierci la curiosità di vedere come fosse..
L’indomani scendiamo e vediamo cose più o meno “in tacca con la camera”: detersivi, ammoniaca, candeggina, alcool e altre cianfrusaglie in bella vista sotto il lavello e di fianco alla dispensa…e il ragazzo che gestiva la colazione avrebbe avuto bisogno di una bella doccia.. 😕
Ma non tutti i mali…
Nel pomeriggio abbiamo indagato per avere maggiori info sull’hotel usufruendo di un hotspot con wifi free, e tramite Tripadvisor abbiamo capito che prima di prenotare è d’obbligo consultare le recensioni online, perché le i commenti sono molto più veritieri di quelli che trovi su Booking.
Logicamente quando siamo tornate abbiamo contattato il sito di prenotazione, il quale ha provveduto a bloccare subito l’hotel e ci ha fatto avere un piccolo risarcimento!
Nonostante tutto siamo riuscite lo stesso a goderci Amsterdam, la quale ci è piaciuto molto, perché a portata di mano e dove i divertimenti non mancano.
Siamo andate a vedere i mulini a vento alle porte della città, bellissimi, l’unica “vera sfortuna” è stata nel non riuscire a vedere i campi di tulipani, in quanto a Maggio ormai non c’erano più…eravamo arrivate troppo tardi!
Motivo però per ritornare a vederli!
Esperienza passata che comunque ci ha insegnato qualcosa, fatene tesoro!
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