Tour dei Balcani: si parte!



Era un Sabato, il 10 agosto 2013, quando abbiamo dato inizio alla nostra Avventura nel Tour dei Balcani….
La modalità era la stessa degli ultimi anni: io, Ivan e la nostra due ruote, “poche” cose in valigia…gli elementi perfetti per vivere una Nuova Avventura!
Il nostro primo giorno di vacanza e di viaggio e stato soprattutto, anzi solo, un trasferimento; siamo partiti da casa intorno alle 8 del mattino e ci siamo diretti verso Mostar, in Bosnia Erzegovina, dove siamo arrivati in tarda serata.
Da casa a Mostar i km sono circa 800 ma abbiamo impiegato più ore del previsto, a causa del traffico sostenuto causa deviazione sulla tangenziale di Mestre e in prossimità del confine con la Slovenia, code per incidenti, e naturalmente soste lungo il tragitto per ristorarci…il risultato?
…siamo arrivati in albergo alle 22 o’clock!
Sembrava facile..
Il viaggio è stato impegnativo, sia per le molte ore in sella ma soprattutto per il fatto che sulle montagne Croate abbiamo incontrato un forte vento laterale che a tratti ci ha messo a dura prova costringendoci a ridurre drasticamente la velocità.
Tra i primi imprevisti intercorsi, abbiamo una new entry: il navigatore ad un certo punto non ha più riconosciuto le strade e ci ha mollato al confine Croazia-Bosnia, ovviamente è capitato verso sera, in strade senza luce e pochi cartelli stradali…però c’è da dire che è stato preciso, ha smesso di “orientarsi” non appena passata la frontiera per entrare in Bosnia Erzegovina..
Dopo alcuni giri a vuoto cercando di trovare la via a naso (ci sembrava di essere Jack Sparrow con la bussola rotta), grazie all’aiuto della cara e vecchia cartina stradale, siamo capitati nuovamente ad un punto di frontiera, diverso da quello in cui eravamo già passati, dove abbiamo chiesto aiuto, senza non poche difficoltà visto che i poliziotti che erano di servizio non parlavano inglese…
Grazie al cielo dopo un po’ dalla garitta è uscito il collega in “pausa caffè”, che a quanto pare era l’unico che riusciva a comunicare in modo comprensibile…e un po’ a gesti e un po’ con qualche parola in inglese, ci ha spiegato la direzione dal prendere.
Finalmente scorgiamo delle luci


Come se il tempo fosse stato messo in “pausa”..
Il Ponte Vecchio, comunque, non è l’unica attrazione di Mostar: tutto il centro storico con il Ponte Storto, o Kriva Cuprija, situato proprio sotto il nostro albergo e che dal ponte ha preso nome, e poi l’antica via degli orefici, il bazar, le moschee con i loro minareti che svettano nel cielo, e ancora la via Bajatova, una scalinata lunga 2km, la Franjevacka Crkva, ovvero la chiesa con il più alto campanile della Bosnia Erzegovina.
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