Una Grecia “sconosciuta” ai Greci



L’ennesima vacanza in Grecia?
A primo avviso sembrerebbe proprio di si, se non fosse che stavolta la Grecia che vogliamo vivere è fatta di parchi naturali incastrati nei canyon a nord di Joannina e di spiagge da conquistare tramite sterrati più o meno semplici nella parte selvaggia della cinematografica Skiathos..
Queste erano le cose che avevamo fisse in mente quando pensavamo alla meta..
Lasciamo Saranda diretti in Grecia, proseguendo il nostro “Tour dei Balcani” dove abbiamo intenzione di trascorrere qualche giorno al mare…
E’ giunta l’ora..
Non prima però di fermarci ad ammirare il parco di Zagori, infatti è la nostra prima meta!
Scoperto quasi per caso da foto trovate su internet, deve la sua particolarità ad alcuni ponti costruiti in epoca romana, ancora in ottime condizioni, e con ambientazioni quasi surreali!
Qualche Km dopo Saranda arriviamo al confine tra l’Albania e Grecia, dove si perde facilmente un po’ di tempo a causa della lungaggine dei controlli che ha prodotto una lunga fila di veicoli.
Sono molto scrupolosi, verificano tutte le auto e addirittura fanno scendere a uno a uno i passeggeri dei pullman.
Un tuffo a migliaia di anni fa’
Siamo arrivati nella zona di Zagori in tarda mattinata. Alte montagne e vallate caratterizzano questa zona; abbiamo visitato le famose Gole di Vikari.
La loro profondità abbinata alla poca messa in sicurezza del camminamento sono davvero impressionanti.
Le strade che abbiamo percorso sono spettacolari, lo sguardo si perde sui massicci montuosi e sui piccoli paesini di pietra!
In uno di questi ci siamo fermati per il pranzo; seduti ad un tavolino appoggiato alla parete del locale, all’ombra di un grande albero, abbiamo gustato la nostra prima greek salad e dei “gagliardi” suvlaki.
Nel nostro girovagare, per arrivare ad uno dei punti panoramici, ci siamo imbattuti in una foresta pietrificata.
Sembra di essere in un’altra dimensione; pare quasi che una mano gigante abbia appoggiato a caso dei cumuli di pietra qua e là.
Per quanto riguarda gli “Stone Bridge”, abbiamo riscontrato che non vi sono indicazioni ben precise per trovarli.
Come dei veri “Goonies“
È stata una vera caccia al tesoro,perché anche i greci incontranti per strada ignoravano l’importanza e a volte l’esistenza di questo posto, ma ne è valsa la pena…sono veramente affascinanti.
Il primo che abbiamo visitato attraversa un fiume dalle acque di un verde smeraldo sulle cui rive spiccano dei meravigliosi alberi secolari.
Sotto la loro ombra si stavano sistemando alcune famiglie per trascorrere il giorno di ferragosto.
L’ultimo che abbiamo visto è a tre campate ed è molto ben conservato. L’abbiamo avvistato quasi per caso, forse per intuito; un camper parcheggiato in un posto isolato lungo la strada ci ha suggerito di accostare per vedere il perché valesse la pena fermarsi li…
Siamo stati fortunati perché era proprio quello più bello di tutto il comprensorio!
Alzando lo sguardo, come se fosse un riflesso condizionato, ci siamo accorti di essere “avvistati” da un’aquila che ci gironzolava sopra la testa… Un animale bellissimo ed enorme, tant’è che abbiamo sentito la sua presenza prima che vederla.
Purtroppo non siamo stati veloci a scattarle una foto.
Per poter vedere i ponti abbiamo perso parecchio tempo a cercarli, facendoci arrivare al porto di Volos con “soli” 5 minuti di ritardo, sufficienti per perdere l’ultimo traghetto per Skiathos e costringerci a trascorrere la notte in terraferma.
Finalmente l’isola!
Il mattino seguente sveglia all’alba per acquistare i biglietti e dopo due ore di navigazione siamo arrivati al porto di questa bellissima isola del mar Egeo.
Abbiamo individuato subito il nostro albergo, il Melteni.
Ha preso il nome dal vento che soffia da nord, come ci hanno spiegato i proprietari, una simpatica coppia; lui greco mentre lei, italiana di Milano, gentilissimi.
Ci raccontano di come si sono conosciuti in Italia, all’Università di Roma, fanno tenerezza…
L’isola di Skiathos fa parte dell’arcipelago delle Sporadi ed è famosa per le sue splendide spiagge, di cui molte sono raggiungibili solo percorrendo lunghi sterrati.
Con la moto l’abbiamo girata in lungo e largo e alla fine abbiamo scelto la spiaggia di Koukounaries, una lingua di sabbia bianca con alle spalle una fresca pineta, per non parlare del mare: “cristallo puro”!!
Si dice sia una delle più belle spiagge della Grecia…noi gli crediamo! ;o)
Qui si può stare tranquilli sotto l’ombrellone a leggere un libro, alternando piacevoli bagni in mare…dopo tanta strada, ci voleva.
Sensazione di “déjà vu”..
Alcuni luoghi nell’isola sono stati scelti per girare scene del film “Mama Mia” con Meryll Streep. Gli isolani sfruttano questo “momento di gloria”, organizzando escursioni in barca nei luoghi in cui sono state girate le scene e trasmettendo ad oltranza tutte le sere il film, nel cinema del paese.
In agosto l’isola è quasi in over booking, e gli inglesi si contendono con gli italiani il maggior numero di presenze.
Questo anche per il fatto che è presente un aeroporto dove atterrano voli diretti da tutta Europa.
Comunque siamo stati bene, anche se l’abbiamo trovata particolarmente caotica per le nostre “corde”; la Grecia a cui eravamo abituati è meno turistica, come alcune spiagge del Peloponneso o la parte Calcidica, frequentate soprattutto da persone del posto.
I giorni sono trascorsi piacevolmente, oziando in riva al mare ed alla sera cenando a lume di candela in un ristorantino sul lungomare dove abbiamo assaggiato molti piatti tipici.
Ricordo con piacere il simpatico cameriere, che con un furbito italiano, ha saputo indicarci delle pietanze veramente particolari.
Avvicinandosi il giorno della partenza, decidiamo di prenotare l’albergo scegliendo un luogo vicino al confine tra Grecia e Macedonia ma volendo rimanere in territorio Illenico..
Erroneamente non è andata proprio così…ma questa è un’altra storia..
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