Villa Pisani gioiello della Riviera del Brenta



Come basta poco per ritornare bambini…
La decisione presa in fretta e furia una domenica pomeriggio ci ha fatto scoprire un piccolo gioiello che si trova a pochi chilometri da casa nostra.
Come capita spesso, o almeno a me succede, le visite ai luoghi che si trovano vicino a dove viviamo vengono sempre rimandate con la scusa del “facciamo sempre in tempo a vederle”, perdendo così l’occasione di visitare dei posti meravigliosi.
Quella domenica abbiamo deciso di andare a visitare Villa Pisani a Strà (VE).
È una delle tante ville che sorgono lungo la nota Riviera del Brenta e che si affacciano appunto sull’omonimo fiume.
Sfarzo maestoso
Villa Pisani, detta anche La Nazionale, fu fatta realizzare nel 1700 dalla nobile famiglia veneziana dei Pisani, in seguito fu acquistata da Napoleone Bonaparte poi dagli Asburgo ed infine dallo Stato Italiano.
La facciata si presenta imponente, a destra e a sinistra dell’entrata si notano due enormi cancellate in ferro dalle quali si scorge il parco.
La villa è infatti incastonata in un ampio parco al centro del quale è stata costruita una lunga piscina.
Strà (VE) dista a meno di un’ora da casa nostra, ma siamo comunque arrivati che erano già quasi le 15.30. Quindi, vista l’ora, decidiamo di acquistare solo il biglietto per l’ingresso al parco, al costo di € 7,50. La visita completa, villa più parco, costa invece € 10,00.
La prima cosa che si nota entrando è la piscina e sullo sfondo le scuderie, una costruzione rotondeggiante che abbraccia la parte finale del parco.
Per non parlare degli alti alberi secolari, stupendi!!
Giochi da “enigmistica della domenica” o “trappola mentale”?
Ma il punto di forza del parco è il labirinto di siepe di bosso alto circa due metri, al cui centro sorge una torretta.
Devo dire che ci era sfiorata l’idea di passare oltre credendo fosse uno dei soliti labirinti che ti lasciano vedere dove stai andando e non riservano alcuna emozione.
Invece, siamo stati attirati, come Ulisse con le Sirene, dalle risate di gioia delle persone che si trovavano all’interno.
Siamo entrati sempre convinti di percorrerlo velocemente mentre solo dopo pochi passi abbiamo realizzato che era un po’ complesso.
Comunque, gira e rigira, risata dopo risata, siamo riusciti ad arrivare alla torretta e salire tramite una delle due scalette che le si attorcigliano attorno.
Dall’alto la vista del labirinto è spettacolare. Il divertimento sta anche nel stare a guardare le persone che tentano di entrare ed uscire.
Dopo qualche minuto e fatte le foto di rito, ci mettiamo a studiare dall’alto il percorso da seguire per uscire e scendiamo convinti di avere memorizzato la strada, ma dopo poco ci rendiamo conto che non riusciamo a trovarla.
Ci siamo affidati anche alle indicazioni di un signore secondo cui per uscire da un labirinto si deve sempre tenere la destra, tuttavia anche questa non si è rivelata essere la soluzione giusta.
Comunque non abbiamo mollato l’osso, ossia non abbiamo ceduto alla tentazione di chiedere aiuto agli addetti che sostano sopra alla torretta e che quando vedono che qualcuno è proprio in difficoltà lo guidano dall’alto urlando la direzione che deve prendere.
Abbiamo continuato a girare per diverso tempo, tornando più volte sui nostri passi, chiedendo a ogni persona che incontravamo se stava entrando o uscendo. Abbiamo camminato e riso talmente che ad un certo punto eravamo sfiniti… Il tutto comunque con leggerezza e con il sorriso sulle labbra.
Alla fine abbiamo trovato la via giusta per l’uscita dove siamo stati accolti con esclamazioni di gioia di chi era uscito prima di noi.
Ragazzi che divertimento!! Per un attimo abbiamo anche pensato di tornare dentro di nuovo e di ricominciare da capo!!
Non c’è solo il labirinto
La nostra passeggiata nel parco di Villa Pisani è continuata. Siamo arrivati alla terrazza belvedere, una costruzione dalla forma esagonale, e poi alla ghiacciaia.
Qui una volta veniva raccolta l’acqua che d’inverno ghiacciava, poi il ghiaccio veniva tagliato in blocchi e usato per la conservazione dei cibi.
In questo periodo la ghiacciaia ospita una mostra fotografica, con immagini di Venezia tra l’800 ed il ‘900 realizzate dal fotografo Tommaso Filippi.
Sono immagini che danno l’illusione della tridimensionalità e che possono essere considerate le prime immagini in 3D. Per vederle infatti vengono fatti indossare degli appositi occhiali.
Le ho trovate molto interessanti, come quella delle macerie del campanile di San Marco crollato, o alcuni scorci di Venezia che non conosco, perché fuori dalle classiche mete turistiche, o ancora, le foto che ritraggono le persone a passeggio, gli uomini quasi tutti con cappello in testa e bastone da passeggio.
Piano piano la nostra passeggiata ci porta alla zona della serre e infine alle scuderie per i cavalli.
Quest’ultima costruzione, più che una stalla sembra un palcoscenico.
In effetti nel 1700 qui venivano inscenati gli spettacoli del Goldoni, oggi vengono organizzati concerti ed eventi. .
Torniamo verso la villa e quindi l’uscita, riproponendoci di tornare per visitare gli interni.
Noi abbiamo trascorso un bellissimo pomeriggio a “giocare” nel labirinto assieme ad altri adulti, turisti sia italiani che stranieri, e crediamo che anche la villa non ci lascerà delusi.
Il mio consiglio, per chi l’ha ancora fatto, è quello di fare una visita a Villa Pisani ed al suo labirinto: divertimento e stupore garantito!
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