TBDI 2014, le due facce del blogger
É “solamente” l”appuntamento dell’anno per i Travel Blogger Italiani!
La scorsa settimana ho avuto il piacere di partecipare, come trade blogger, al TBDI 2014, che sta per Travel Blogger Destination Italia, evento organizzato per il secondo anno nell’ambito della storica fiera del turismo di Rimini.
Un’occasione per permettere alle aziende del settore e agli enti di promozione turistica di confrontarsi con i blogger.
È stata una tre giorni di spunti e riflessioni, grazie ai tanti panel di approfondimento sulla comunicazione e in particolare sul rapporto fra social media e campagne marketing di promozione turistica.
Soprattutto è stata un’occasione per conoscere di persona molte conoscenze nate sul web e scoprire che ognuno ha un mondo di viaggi da raccontare, più di quelli che possono contenere i post.
Molte conferme, alcuni punti di vista inediti, ma soprattutto tante domande
Le nostre, ma anche quelle a cui ci hanno messo di fronte i nostri interlocutori.
Chi siete voi? Cosa fate? C’è vita su Marte? (Okay, questa no).
E le nostre facce, incredule ma con ostentata disinvoltura, che spiegavano più e più volte come funziona, (o come vorremmo che funzionasse) questo gioco delle parti.
Forse sono ingenua, forse sono situazioni che molti di voi hanno già vissuto, eppure credo che sia necessario portare l’attenzione sul fatto che ancora non è chiaro il ruolo di questa “nuova” figura.
Se da una parte, come illustrato dai case history di TBNET, alcune regioni italiane sono ad uno step avanzato e già da tempo hanno iniziato a esplorare il mondo social e a dedicarsi alle digital pr, dall’altra c’è ancora un’Italia che si interroga sulla differenza fra giornalisti e blogger, fra viaggio stampa e blogtour, fra una vacanza offerta in cambio di qualche tweet e un vero compenso.
Lo so, i più navigati di voi forse stanno storcendo il naso.
Dove vuole andare a parare?
Penso che in molti, soprattutto chi vorrebbe farne una professione, senta la necessità di fare chiarezza, post dopo post, sull’argomento.
Certo la questione è ampia e spinosa e non ha mancato di generare interessanti scambi d’opinione con molti blogger conosciuti in fiera; ci torneremo di sicuro. Forse è l’aspetto che più ha destato curiosità in me.
L’altro è il momento di condivisione con gli altri, la concentrazione in un solo posto e nello stesso momento di tanti ragazzi con lo stesso obiettivo: VIAGGIARE. Non importa come, quanto e perchè. Farlo e basta.
Scambiarsi opinioni e esperienze in 3d, live sul serio, è stato bello
Comunque la si voglia vedere, io personalmente mi trovo a condividere quanto sostiene Rudy Bandiera, ossia che il blog va inteso come un veicolo, sempre e comunque, e non come un fine ultimo.
Sta poi a noi scegliere se vogliamo che sia il biglietto da visita della nostra professionalità o semplicemente la cassa di risonanza del nostro vissuto.
In entrambi casi, è un contenitore emozionale.
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